Per Erik Ravelo i bambini sono Gli Intoccabili, un’altra provocazione.
L’art director cubano anche questa volta ha scelto di far scalpore, sul web e non solo, facendo circolare una serie di scatti, violenti come schiaffi in faccia.
7 crocifissioni con 7 differenti carnefici ma sempre la stessa vittima.
Una critica esplicita che condanna l’indifferenza, la violenza e il consumismo che distruggono l’infanzia dei bambini di tutto il mondo. Gli adutli possono diventare armi di distruzioni di infanzia. Ognuno porta la sua croce, pensate e ingombrante.
Il forte impatto visivo e la rapida diffusione dei suoi scatti hanno consacrato la creatività di Ravelo come una forma irriverente di arte comunicativa. Ogni scatto urla abusi e violenze e lo fa senza mezze misure. Forse proprio a caua alla sua iconografia così diretta che il social network di Facebook ha censurato il suo lavoro. Ma il vero pericolo non si nasconde dietro la penna creativa di Ravelo ma dietro gli uomini di Chiesa, tra i soldati, sotto la maschera del pagliaccio di Mc Donald’s, tra gli sguardi subdoli dei turisti occidentali in terre esotiche, nelle mani dei chirurghi e tra le armi nucleari ed i proiettili.
Tutti loro andrebbero fermati affinché siano i loro comportamenti ad essere censurati, per sempre.
Perché almeno i bambini sono Gli Intoccabili.